Jason Burnell, capitano del New Basket Brindisi

28.01.2023

Carissimi seguaci di Raccontando lo Sport Giornale, questa sera abbiamo avuto il grande onore di intervistare il capitano della squadra di pallacanestro New Basket Brindisi, Jason Burnell!

Dopo delle esperienze tutte italiane al Cantù e al Dinamo Sassari, Mr. Burnell è passato nell'estate del 2022 alla squadra di Serie A dell'omonima città salentina, soprannominata "Stella del Sud" da un gruppo di appassionati tifosi durante una partita.

Non solo: abbiamo avuto anche l'opportunità di condurre la nostra prima intervista interamente in inglese!   

Intervista

Intervistatore: Salve Mr. Burnell, possiamo iniziare con l'intervista. Può raccontarci qualcosa sulla sua vita, per esempio dove è nato e dove ha        vissuto nella sua infazia?

Jason: Sono nato a DeLand, Florida, è una piccola città fuori Orlando, quindi ho vissuto lì e anche a Jacksonville, ho anche vissuto in Alabama per il college e in Georgis

Intervistatore: Lei ha studiato al Georgia St. Eagle's University, al St. Petersburg College e al Jacksonville State University Gamecocks: ci parli delle sue esperienze in questi college.

Jason: All'inizio, al Georgia avevo molta difficoltà, non giocavo molto, ma quella al St. Petersburg fu una bella esperienza e il Jacksonville State è stato un luogo dove mi sono veramente sviluppato da giocatore ma anche da persona, quindi sono stati dei luoghi dove ho veramente avuto modo di crescere.

Intervistatore: Spostiamoci sulla sua carriera: dove e come ha iniziato a giocare a basket?

Jason: Ok, mio padre era un allenatore, quindi sono stato spinto più da questo fatto: ho sempre vissuto in un ambiente che "parlava" di basket, e fu mio padre ad allenarmi e istruirmi da piccolo perciò è iniziato tutto così.

Intervistatore: Lei si è trasferito in Italia per la prima volta per giocare nel Cantù: come ci è arrivato?

Jason: Un giorno ero tornato a casa ad allenarmi e il mio agente mi ha chiamato per dirmi che mi volevano al Cantù e che sarebbe stato un buon contratto, quindi ecco come sono finito al Cantù.

Intervistatore: Dopo un grande anno al Cantù nel 2020 si è trasferito al Dinamo Sassari, dove i ragazzi americani erano Ethan Happ, Gerald Robinson, Anthony Clemmens e Tyus Battle. Si è trovato meglio con loro o con ragazzi da altri Paesi?

Jason: Il mio primo anno con Miro Bilan, Krušlin, ragazzi da Croazia e Lituania... ho imparato a trarre valore da situazioni diverse, infatti ho legato il primo anno con i ragazzi americani, mentre il mio secondo anno è stato molto bello: ho ancora relazioni con tutti questi ragazzi, ci parlo ancora, siamo diventati molto amici.

Intervistatore: Hai trovato delle differenze tra gli Stati Uniti e l'Italia? Quali sono state le tue impressioni su questo nuovo mondo per te, al tempo?

Jason: Le differenze sono state all'inizio per il cibo, molto diverso da quello americano; ho anche dovuto imparare a differenziare le spazzatura (è stato molto difficile).

Intervistatore: Oggi è il 3° anniversario di morte di Kone Briant. Che ricordo avevi di lui?

Jason: Questa è difficile... conoscevo bene LeBron James, ma anche Kobe era un grande giocatore, la sua mentalità...

Intervistatore: Infine, quali sono dei consigli che darebbe a un ragazzo che vuole diventare un cestista proprio come te?

Jason: Direi di lavorare duramente, essere professionale ed essere bravo in quello che fai. Concentrati su te stesso, fai quello che devi fare, perché per vincere devi segnare molti punti.

Estratti

Intervista: Redazione della rivista;
Grafica e gestione sito: Michele Caracciolo;

Consultente linguistico: Robert Hart.

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